Mezzo secolo di vita veneziana - Anni Quaranta
Un romanzo, un diario, una cronaca. La vita a Venezia nei primi cinquant'anni del Novecento, dal Capodanno 1900 al 31 dicembre del 1950. I personaggi raccontati sono tutti frutto di fantasia, ma la storia in cui vivono è il risultato di una approfondita documentazione, comparando da fonti differenti, di tutti gli avvenimenti accaduti a Venezia nella prima metà del ventesimo secolo; con gli autentici protagonisti, comparse, ospiti e figuranti, di quegli avvenimenti. È un lungo affettuoso ed orgoglioso percorso nella Venezia di poco tempo fa, ma che quasi non c’è più. Un’immersione in accadimenti, nei quali, grazie a una gran quantità di immagini e filmati, sentirsi coinvolti. Un viaggio emozionale in un’epoca poco lontana ma così distante, in cui è ancora possibile immaginare di vivere davvero.
Anni Quaranta. La Guerra mondiale, la Liberazione, il dopoguerra. «Sta mona de guera», mormora un vecchio, la bottiglia vuota in mano. Manca non solo il vino e «le persone che erano di corporatura robusta paiono tutte malate». Viene l’8 settembre, l’11 Venezia è già occupata… «i tedeschi passano alteri, facendo risuonare sui masegni i loro scarponi chiodati». Arrivano i Ministeri della RSI e migliaia di profughi: gli abitanti salgono a 200 mila. «Li ga portà via de note da le lori ca', intere famegie, veci e putei…» è la deportazione degli ebrei. Viene «l’estate di sangue che si passa contando i morti per strada»: sono i «patrioti di Cannaregio, di Ca’ Giustinian, di Riva dell’Impero». Poi i bombardamenti: «corpi lacerà, sensa arti, sangue dapertuto»… in Riva degli Schiavoni e, a Pellestrina, una donna impreca… «maledeti i fascisti, i todeschi e anca de più gli americani!»
LIBRO 5 - 978-88-98584-47-5
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