Cronache della resistibile caduta della Serenissima
Il 12 maggio 1797, incalzata dall'avanzare delle truppe di Napoleone Bonaparte, cadeva, dopo quattordici secoli, la Serenissima Repubblica di Venezia. In questo libro Roberto Bianchin ne ricostruisce i giorni della resa. Sul filo della storia, senza fare un libro di storia, ed anzi usando quei materiali, lettere, documenti, giornali, fogli sparsi, che di solito gli storici buttano via, ripercorre, con la curiosità del cronista, i territori inquieti della Serenissima in cerca dei segni lasciati dalla vita di tutti i giorni. Dalle chiacchiere nei teatri e nei caffè alle avventure nei «ridotti» e nei «casini», dagli intrighi di palazzo alle rivolte delle osterie, dalle tresche delle nobildonne alle cospirazioni segrete. Senza nostalgie, con l'occhio attento dell'inviato, la cadenza sinuosa del narratore, e l'estro ironico del veneziano, Roberto Bianchin racconta, come in un romanzo, i momenti che hanno scandito, dietro le quinte del grande palcoscenico della rivoluzione francese, la fine dell'aristocratica Repubblica dei Dogi. Ne vien fuori un affresco bizzarro, singolare, e per molti versi inedito, di quei giorni che avrebbero cambiato per sempre il destino di Venezia.