Quarantasette fatti di cronaca riportati dagli organi di informazione commentati alla maniera di Pietro Aretino, i cui Dubbî amorosi (l’attribuzione è peraltro controversa) dopo quasi cinquecento anni sono ancora un testo proibito. Situazioni erotiche bizzarre estreme folli affrontate per paradosso al contrario in modo ridanciano. Omosessualità, zoofilia, prostituzione, transessualismo, pedofilia, incesto, sesso nel sacerdozio, razzismo, abusi dalle forze dell’ordine, omicidî passionali, antropofagia e tanto altro in giro per il mondo. Ma soprattutto la violenza sessuale sulle donne, finanche minori e disabili. Un folle giureconsulto formula pareri morali ortodossi su comportamenti sessuali stravaganti o violenti citando dottamente norme, brocardi, passi della Bibbia e del Vangelo, per sostenere aberranti tesi assolutorie. Si volgono così in burla vicende che destano invece sgomento e orrore. Lettrici e lettori potranno non apprezzarlo e giudicarlo di cattivo gusto: si astengano però dal cercare inesistenti apologie di reato, vilipendî o istigazioni all’odio.