Demetrio Schmitz è lo pseudonimo di un architetto, grafico e decoratore d’interni che vive e lavora tra Venezia e Trieste. Dai genitori (madre veneziana e padre viennese) è stato educato in un clima culturale composito neogotico-mitteleuropeo. Viaggia spesso da un cantiere a un altro e ha contatti con persone di variegata natura, pur sempre accomunate dal gusto effimero per l’arte e per tante altre belle cose. Trae dalla sua esperienza quotidiana di viaggiatore storie calde e gustose, ricche di sensualità e di immagini tra l’ironico e il raffinato.
Afa è una novella ambientata a Trieste negli anni ’90 del secolo scorso. Un tris di giovani ragazze che vanno e «vengono» e giocano a incastro, con la loro presenza più o meno inevitabile, a confondere le vie di opere e commissioni dell’artista che diventa vittima del gioco e si lascia voluttuosamente sedurre.
Lievità e pigra sensualità sono gli elementi di cui tutta la vicenda è intrisa, assieme a quella instabilità tardo-adolescenziale patrimonio un po’ di tutti quelli che si immergono, per gusto o per necessità, tra i flutti o nei gorghi del mare magnum comunemente definito creatività.